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 GIOVEDÌ 31 GENNAIO 2008 - ARGENTO ALLE AZZURRE E SESTO PER ZANDONA'-TRANI


Argento alle azzurre e sesto per Zandona'-Trani Le veliste azzurre Giulia Conti e Giovanna Micol sono vice-campionesse del mondo della classe olimpica 470 femminile. Giulia e Giovanna hanno vinto alla grande la spettacolare Medal Race, la manche finale tra le top-10 della classifica, con punteggio doppio corsa con 13 nodi di vento, sfiorando l’impresa storica: infatti Erin Maxwell e Isabelle Kinsolving, le statunitensi che le precedevano di 16 punti in classifica, sono partite malissimo e alla prima boa erano penultime. Nel lato di poppa, la coppia USA ha rimontato fino a concludere al 5° posto e assicurarsi così il titolo con una manciata di punti sulle azzurre. Bronzo alle australiane Elise Rechichi e Tessa Parkinson. Solo quarte le formidabili olandesi Marcelin De Koning e Lobke Berkhout, trionfatrici agli ultimi tre mondiali. Da segnalare che l’equipaggio americano neo-iridato non sarà alle Olimpiadi di Pechino 2008 (le regate della vela si disputano a Qingdao), perché ha perso i “trials” USA a vantaggio della coppia Amanda Clark e Sarah Mergenthaler, qui fuori dalla Medal Race (11°).
Giulia Conti, romana 22 anni, è considerata un talento naturale fin dai primi bordi in Optimist da giovanissima. Ha bruciato le tappe e ha già al suo attivo una partecipazione olimpica ad Atene 2004 con la classe a chiglia Yngling. Ha scelto il 470 perché più adatto alle sue caratteristiche e al suo temperamento agonistisco. Giovanna Micol, triestina 25 anni, ha iniziato a sua volta con l’Optimist e ha al suo attivo anche un mondiale a squadre nella classe 420. Da tre anni è a prua di Giulia e da molti mesi la coppia azzurra è in testa alla ranking list internazionale.

DICHIARAZIONI DI GIULIA CONTI
“Siamo contente, e allo stesso tempo sappiamo che potevamo fare meglio, diciamo che abbiamo ulteriori margini di miglioramento. E’ stato il mondiale che ci aspettavamo, a parte il vento: tutte le avversarie sono agguerrite nell’anno olimpico, e si fanno regate con il coltello tra i denti. Una situazione nella quale mi trovo a mio agio: siamo venute qui con l’idea di andare bene e ci siamo riuscite. Non è poco considerando che stare davanti è sempre più difficile che stare dietro. Avevamo barca e attrezzatura da vento forte, e invece il vento forte c’è stato un solo giorno. Ora un breve riposo e poi allenamenti con la barca nuova, quindi il circuito europeo e un paio di raduni a Qingdao, prima di agosto...”

In campo maschile Gabrio Zandonà e Andrea Trani hanno concluso il mondiale con un 6° posto comunque prestigioso e positivo, anche se con qualche rimpianto per essere stati a lungo in testa al campionato. Nella Medal Race di chiusura, con le 10 barche racchiuse in pochi secondi dalla partenza all’arrivo, gli azzurri hanno lottato e sono stati anche in testa, per poi essere ripresi dal gruppo fino a concludere al 6° posto. Il titolo va agli inglesi Nic Asher e Elliott Willis, che hanno beneficiato di alcune decisioni favorevoli della Giuria per battere nell’ordine i portoghesi Alvaro Marinho e Miguel Gomes, e gli israeliani Gideon Kliger e Udi Gal. Davanti agli italiani anche due francesi Charbonnier-Bausset e Leboucher-Garos. La classifica finale del mondiale a 7 mesi dalle Olimpiadi vede quindi la coppia italiana al 5° posto per nazione. Inoltre – come nel caso del titolo femminile – anche gli inglesi iridati non saranno alle Olimpiadi, perché le selezioni inglesi sono state vinte da Rogers-Glanfield, terminati 9° a questo mondiale.

DICHIARAZIONI DI GABRIO ZANDONA’
“Il nostro bilancio è molto positivo, specie considerando che abbiamo dovuto superare molti problemi: se quando va male le cose finiscono così, c’è da essere contenti. Abbiamo buttato via due giornate, una per un nostro black-out tattico, e un’altra anche per una ingiustizia della Giuria. Andrea era debilitato da una recente influenza qui in Australia, e per me era il primo appuntamento importante dopo l’intervento per sistemare il problema alle spalle. Certo quando sei in testa come siamo stati noi per metà campionato, c’è un po’ di rimpianto, ma resta la soddisfazione di un ottimo risultato. Ora ci aspettano mesi di duro allenamento per presentarci al meglio ai Giochi”.

Conclusi i Mondiali Finn e 470 M/F, dopo quelli dei 49er e delle tavole a vela RSX M/F, il prossimo appuntamento per la vela olimpica è dal 5 febbraio sempre in Australia, a Terrigal, con i Mondiali della classe Laser standard maschile, importanti soprattutto in chiave selezione individuale tra i timonieri azzurri.

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Autore: Federvela.it

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