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 LUNEDÌ 4 SETTEMBRE 2006 - BETE CAMPIONE DEL MONDO MELGES24


Bete campione del mondo Melges24 Ce l’hanno fatta! E le maglie della nazionale di calcio, con cui avevano vinto a Torbole, non le hanno lasciate a casa. Le hanno però tenute nascoste. Per scaramanzia, forse, o per non attirare troppa attenzione.
E’ stata una vittoria sul campo, costruita durante tutta la stagione, pienamente meritata, quella di Nicola Celon, Ezio Amadori, Manuel Giubellini, Raimondo Tonelli e Alberto Bolzan, equipaggio di Bete Bossini.
Ed è servita a poco la protesta per comportamento antisportivo contro Bete a Altea, montata da P&P. Ma ormai è storia. Celon è il terzo italiano a conquistare il titolo mondiale Melges24, dopo Zuccoli e Favini. Devoti sailing, con sei barche nei primi dieci, potrebbe essere vincitore del titolo costruttori, se esistesse, e non si può non notare i risultati delle velerie “minori” Uk Halsey e Montefusco.

Vediamo un po’ come è andata quest’ultima giornata.

"Una tipica giornata estiva", ci dicono i locali. Il vento è poco più di una brezza, arriva da est, nord est e non supera gli 8 nodi. I punteggi del giorno prima vedono Brenac su P&P con un vantaggio ampio, quasi inafferrabile.
Alla prima prova, Celon su Bete trova subito i bordi giusti. Al cancello di poppa sceglie la boa di sinistra, mentre è solo nono P&P, il suo avversario diretto, che va a destra, poi ci sono Alina, GEBL, Altea, Giacomel Audi Racing. La flotta è uniformemente distribuita sulle due boe, tutti vicini, cercano gli angoli del campo. Alla bolina successiva gira primo Poizon Rouge, con doppia virata davanti a Bete. Intanto sulla lay line di sinistra, ma avendo comunque navigato sul lato destro del campo, arrivano Big Ship e Alina, mentre GEBL arriva dalla lay line di destra. Da sinistra invece entra Blu Moon, poi P&P, Sogeti, Altea. Insomma, il gruppo è compatto, nonostante ci sia poca aria è una bella regata anche da guardare. All’arrivo Bete e secondo, P&P è oltre il decimo posto. Alina, che alla fine delle qualificazioni era in testa, e che nella giornata precedente ha delapidato un patrimonio di punti, mette a segno un ottimo quarto.

Sui gommoni si vedono foglietti, sono tutti a fare calcoli: coach degli altri team, giornalisti, persino gli stazzatori inglesi!

Partenza seconda prova, cambio di 5 gradi a sinistra, e infatti la flotta è tutta a metà sinistra della linea, tranne quattro o cinque barche in giuria. GEBL si sfila subito dal gruppo. Dal centro della flotta un paio di barche fra cui Firebolt, virano e cercano il lato destro. Poi verso metà bolina un’altro gruppetto taglia verso il centro del campo: Sherekhan, Gill, Big Ship, Nikita, Sogeti, un po’ distaccato da loro anche Giacomel Audi Racing. Alla prima boa di bolina, Blu Moon, terzo Martinez che si infila davanti a PBR, mentre P&P e Poizon Rouge faticano a prendere la boa, vuoi perchè hanno sbagliato la lay line, vuoi perchè devono fare penalità. Nel mucchio anche Sherekhan, Full Throttle, Alina a GEBL. Molti arrivano mure a sinistra e devono dare acqua a gruppetti di due o tre barche alla volta. Intrappolati dietro al gruppo Bete, Big Ship, Nikita e Gill, che hanno perso tanto nella seconda metà della bolina. Alla boa di poppa Blu Moon è ancora avanti, ha perso qualche posizione Firebolt, stabili gli altri. Alla seconda bolina sempre avanto Blu Moon, ancora bene PBR e buon recupero di GEBL. Celon è intorno al decimo. P&P non sta facendo un’ottima regata, si fa rubare una posizione al giro di boa da Poizon Rouge. Nel bordo di poppa è difficile valutare i cambiamenti di posizione, con così poco vento. Al traversino d’arrivo, almeno per noi in gommone, è batticuore. Celon ha un bel vantaggio su P&P, taglia undicesimo, i francesi sono diciottesimi. Forse ieri eravamo stati pessimisti, si calcola ancora freneticamente per capire se davvero ce la può fare.

Alle 14:35 le regate sono già finite, si rientra a terra, ma il comitato tarda a pubblicare la classifica dell’ultima prova, e quindi la definitiva. Intanto, i calcoli (di Cesare Bressan, coach di GEBL che lotta fra il quarto e il quinto posto) ci confermano che Bete dovrebbe aver vinto. Dovrebbe, perchè pare ci sia una protesta in cui è coinvolto P&P.

Le voci iniziano a circolare: P&P ha protestato Bete, Altea (timonata da Andrea Racchelli)e No woman no cry (del tedesco Alba Batzill) per comportamento antisportivo, sostenendo che abbiano fatto team racing,, che Altea abbia favorito Celon. Incredibile, una protesta del genere fatta da un team, P&P, che certo non ha brillato per correttezza nella tappa Volvo Cup di Alassio, non ritirandosi da una prova in cui non ha tagliato il traguardo, e approfittando di un errore della giuria si è tenuto un risultato non meritato...Sarà la sindrome Zidane a dargli il coraggio?

Poco prima delle 18, dopo aver ascoltato i testimoni ed esaminato il materiale video, la giuria “assolve” Bete e Altea.

Nicola Celon e il suo equipaggio festeggiano il risultato di un anni di duro lavoro, di un anno di allenamenti particolarmente intensi, e di una regata partita in sordina, e terminata al meglio, con un titolo mondiale.

Ottimi i risultati degli altri team italiani: nei primi dieci anche GEBL (5), Sherekhan (9) e Alina (10). E a seguirli altri due italiani, Giacomel Audi Racing e Altea. Il titolo corinthian a va al team francese Encore, nella silver fleet vincono i norvegesi di Party Girl.

  Sito Ufficiale della Classe Melges 24

Autore: Nataša Avlijaš

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