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 MERCOLEDÌ 15 DICEMBRE 2004 - LA MORTE DI AGOSTINO STRAULINO


La morte di Agostino Straulino La vela italiana piange la scomparsa di uno dei suoi più grandi interpreti. Si è spento a Roma questa mattina intorno alle 10 l’ammiraglio Agostino Straulino, “Tino” per tutti, simbolo per decenni della grande arte della navigazione a vela in tutti i suoi aspetti, dalle due medaglie olimpiche (un oro a Helsinki 1952 e un argento a Melbourne 1956) al comando della nave scuola Amerigo Vespucci. Straulino aveva compiuto 90 anni lo scorso ottobre, e da alcune settimane era in cura, tra l’ospedale militare del Celio e una clinica, per problemi cardiaci. E proprio il suo grande cuore alla fine ha ceduto.

Per tutta la giornata nella camera ardente allestita al Celio si sono susseguite visite di amici, autorità e cittadini. Tra gli altri a rendere omaggio alla salma di Straulino il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Sergio Biraghi, e l’ammiraglio Giancarlo Battelli, ex capo del Sismi che con “Tino” svolse tutta la prima campagna della nave scuola Corsaro II fino ad Honolulu.

Numerose anche le attestazioni di stima e i messaggi di cordoglio giunti alla famiglia – Agostino Straulino lascia la moglie Ada e la figlia Marzia – alla Marina Militare e alla Federazione Italiana Vela.

I FUNERALI A ROMA
I funerali dell’ammiraglio Straulino si svolgeranno domani, mercoledi 15 dicembre, alle ore 15:30 presso la parrocchia del Cristo Re in Viale Mazzini a Roma.

LE DICHIARAZIONI
Sergio Gaibisso (Presidente Federazione Italiana Vela): “Per tutti questi anni fare riferimento a un campione nel mondo della vela ha significato riferirsi a Tino Straulino. Lui è stato il prototipo, l’esempio per tutti, una specie di guida fondamentale per la vela italiana, e non solo quella olimpica. Resterà impressa nella mia memoria la telefonata di gioia tra Straulino e la Sensini, a Sydney, poco dopo l’oro di Alessandra: i suoi complimenti dopo tanti anni alla giovane atleta. Un grande uomo, generoso e sempre disponibile verso i giovani. Ci lascia tanti ricordi, un grande vuoto e un impegno a onorarne la memoria.”

Carlo Rolandi (Presidente onorario Federazione Italiana Vela): “E’ una perdita incolmabile. Tanti anni di militanza velica al fianco di Tino, prima da riserva poi da prodiere, sulla Star, sul 550 e sugli IOR, i legami delle nostre famiglie, le trasferte in Germania con la Star al seguito, tutto resta impresso nella mia memoria. E’ una notizia triste, anche se in qualche modo purtroppo attesa, perché negli ultimi tempi Tino era stanco e deperito. Voglio immaginarlo contento insieme ai suoi momenti migliori.”

CV Angelo Lattarulo (Comandante Sport Velico Marina Militare): “La morte dell’ammiraglio Straulino è una perdita enorme per lo Sport Velico e per tutta la Marina. Generazioni di giovani ufficiali sono state addestrate e sono cresciute sulle nostre barche avendo la figura dell’ammiraglio Straulino come punto di riferimento, un simbolo presente per l’intera carriera. Ritengo che l’ammiraglio Straulino fosse uno dei pochi miti viventi, non solo come velista ma anche come eroe per il suo impegno nella seconda guerra mondiale. Era un predestinato a lasciare il segno e compiere opere straordinarie, già dal suo cognome.”

Alessandra Sensini (Medaglia d’oro nella vela 48 anni dopo Straulino): “Per me rimarrà indimenticabile l’incontro con Straulino a Roma. Era il 2000, un momento particolare, incontravo quello che era un mito del mio sport, che io stessa avevo emulato da poco conquistando la medaglia d’oro a Sydney. Fu un momento bellissimo e intenso. L’impressione di vedere il grande atleta di un altro tempo nel quale è possibile riconoscersi, per lo spirito particolare della sua vita, per il carattere, la passione, gli atteggiamenti.”

LA STORIA E LA VITA DI STRAULINO
Tutta la vita di Agostino Straulino è vissuta per il mare. Nato a Lussinpiccolo, sull’isola dalmata di Lussino, da una famiglia di antiche tradizioni marinare, il giovane Agostino fresco di diploma all’Istituto Nautico ricevette dal padre in dono una piccola barca a vela e due anni di completa libertà, usati per navigare tutte le isole della Dalmazia e rispondere al richiamo di una vocazione. L’ingresso in Accademia Navale nel 1934 come ufficiale di complemento e la possibilità di provare una Star durante una regata, sostituisce un timoniere titolare, vince e da allora non molla più il comando, di vittoria in vittoria. Il primo titolo europeo Star nel 1938 a Kiel. Poi la guerra, dapprima imbarcato e poi nei corpi d’assalto Gamma, a caccia di unità nemiche con autorespiratore a ossigeno, con i quali compie gesta eroiche. Dopo la guerra un incidente durante una operazione di sminamento rischia di fargli perdere la vista. Torna alle regate e nel 1948 partecipa alle Olimpiadi di Londra, a Torquay, dove perde l’oro per un disalberamento a 100 metri dall’arrivo. Poi la stagione dei trionfi con il grande prodiere Nico Rode: otto titoli europei consecutivi (1949-1956), tre mondiali (1952, 1953 e 1956), la medaglia d’oro a Helsinki 1952, la medaglia d’argento a Melbourne 1956. Quindi il quarto posto a Napoli 1960 con Carlo Rolandi a prua. Dal 1965 Straulino è comandante dell’Amerigo Vespucci, e vince anche un mondiale della classe 550 a Napoli, con arrivo sotto la nave all’ormeggio acclamato dall’equipaggio. Poi la stagione dell’Oceano, con le navi scuola della Marina, la campagna del Pacifico con Corsaro II, le regate d’altura con qualche acuto: il successo della One Ton Cup del 1973 a Porto Cervo con Ydra, e la prestigiosa Giraglia con la stessa barca. Anche negli anni della pensione con il grado di ammiraglio, Tino Straulino prosegue il suo rapporto col mare, la sua barca di 13 metri è a Fiumara, e con essa compie brevi crociere estive.

L’ALBO D’ORO DI STRAULINO
Olimpiadi (cinque edizioni)
1948 Londra, Torquay, 17 Star, 5° posto Straulino-Rode
1952 Helsinki, Harmaja, 21 Star, Medaglia d'oro Straulino-Rode
1956 Melbourne, 12 Star, Medaglia d'argento Straulino-Rode
1960 Napoli, 26 Star, quarto posto Straulino-Rolandi
1964 Tokio, Giappone - classe 5.5 S.I., uarto posto Straulino-Petronio-Minervini

Campionato del mondo Star
1939 Kiel 2° posto Straulino-Rode
1948 Cascais 2° posto Straulino-Rode
1952 Cascais 1° Straulino-Rode
1953 Napoli 1° Straulino-Rode
1954 Cascais 3° posto Straulino-Rode
1956 Napoli 1° Straulino-Rode

Campionato europeo Star
1938 Kiel
1949 Montecarlo
1950 Napoli
1951 Napoli
1952 Cascais
1953 Napoli
1954 Cascais
1955 Livorno
1956 Napoli
1959 Fedala(Marocco)

Campionati italiani Star
1938,1946,1948, dal 1949 al 1956

Kiel Week
1954-1957, 1959-1960

Campionato del mondo classe 5.5 S.I.
1965 Napoli

Campionato Italiano classe 6mt S.I.
1938 Livorno

Altura
1973 Porto Cervo One Ton Cup con Ydra
1973 Giraglia con Ydra

Altri titoli di Campione nazionale Star
Francia, 1959
Germania, 1957

Autore: Federvela.it

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